In pediatria est incontriamo Marta che ha quasi 5 anni. Inizialmente non è molto convinta perché di solito la carta si taglia, si piega, ci si scrive oppure la si legge se è stampata…non si strappa. Però è curiosa e si lancia. Il primo strappo le suggerisce un possibile personaggio. Pezzo dopo pezzo costruisce un’enorme biscia fucsia, così lunga che dentro la Casetta dei cartoni non ci entra. Si alza salterina dal letto e raggiunge il set d’animazione. Capisce subito che non ci entra la sua biscia in quell’inquadratura così piccola, allora senza farsi troppi scrupoli la scompone e ripiega su un primo piano. Muove – clicca –muove – clicca –muove – clicca…la sua creatura striscia in campo e fa la lingua (luuuuunga). Marta inizia a divertirsi. Cala dall’alto anche un ragno che ha costruito la maestra: inizialmente la biscia se lo doveva pappare per merenda poi (ahimè!) prevale in buonsenso e i due se ne escono allegramente insieme.
Il piccolo film d’animazione è nato! Vediamo e rivediamo quei pochi e magici secondi. Marta ride e ci chiede se vogliamo vedere una cosa bellissima che non abbiamo mai visto. Non facciamo in tempo a dire “certamente!” che ha già preso un pezzo della ormai ex-biscia per trasformarlo in una siepe. Poi costruisce ancora siepi e qualche nuvola. Le nuvole sono strappi azzurri e la vegetazione strappi di diversi colori assemblati con la patafix. C’è anche un aeroplano (una sorta di sandwich multistrato) e qualche onda. E’ nato un paesaggio e lo fotografiamo mentre le sue mani piccole lo costruiscono posizionando i vari pezzi di carta nell’inquadratura. Ma Marta ha capito che le fotografie che scattiamo, in qualche modo, creano un tempo. Con un’energia fisica dirompente, Marta prende un cartoncino giallo – tutto intero – e lo mette in campo, un po’ in alto. Ci dice che è arrivato il sole. Poi un cartoncino azzurro e fa arrivare il mare, poi uno rosa e c’è il tramonto. Toglie il giallo e c’è la notte. L’azzurro passa in alto e il mare si specchia nel cielo. Ritorna il giallo, poi il verde, poi l’arancione, poi ancora l’azzurro. Una trasformazione incessante che Marta ci racconta attimo dopo attimo. E’ una creazione, una cosmogonia: tutto cambia sempre più velocemente. Marta non si ferma più!!! Dentro la Casetta passano le ore, i giorni, le stagioni, gli anni…ricorda un time-lapse dove tutto succede molto più velocemente che dal vero. Il sole non è più necessario che sia tondo. Il tramonto è un rettangolo arancione. Lo stesso cartoncino azzurro è il mare se è in basso e il cielo se è in alto. Quando e come finirà questo meraviglioso film? Vincenzo ha un’idea e le chiede: che cosa succede se arriva la neve? Marta capisce al volo e la neve copre ogni cosa.
Salutiamo la piccola forza della natura e sua mamma, usciamo dalla stanza e ci togliamo le mascherine. Altro che nevicata, siamo in un bagno di sudore.